mercoledì 29 giugno 2016

Coenzima Q10

Il coenzima Q10 (o ubiquinone) è un elemento fondamentale per il funzionamento dei mitocondri, organelli intracellulari direttamente coinvolti nella produzione di energia per l'organismo. Esso è presente in tutte le cellule, si dice che ha distribuzione ubiquitaria (da cui il termine ubiquinone), ed è coinvolto in tutte le attività energetiche svolte da cuore, fegato cervello e i muscoli scheletrici, tessuti caratterizzati da una forte presenza di mitocondri .
Il Coenzima Q10 viene sintetizzato dal fegato e la sua presenza all'interno dell'organismo raggiunge il picco massimo tra i 20 e i 25 anni di età, dopodichè la sua produzione da parte dell'organismo inizia a diminuire.
Oltre all'invecchiamento, anche fattori quali stress, esercizio fisico e utilizzo di statine per il controllo dei livelli di colesterolo, diminuiscono la concentrazione del Coenzima Q10 all'interno dell'organismo.
COENZIMA Q10 e CUORE
A livello cardiaco - dove si consumano principalmente grassi a scopo energetico e sono per questo necessari mitocondri numerosi e di grosse dimensioni - il Coenzima Q10 è particolarmente concentrato. 
Da qui l'ipotesi che l'integrazione alimentare di ubiquinone possa in qualche modo risultare utile in presenza di cardiopatia ischemica.
In queste condizioni, maggiori livelli di Q10 potrebbero migliorare l'efficienza della catena di trasporto degli elettroni, aumentando l'energia disponibile per l'attività cardiaca ed alleviando i sintomi della malattia.
In effetti, esistono delle evidenze scientifiche che confermano tale ipotesi e, anche se vi sono studi dai risultati contradditori, il medico potrebbe consigliare un'integrazione di Q10 in appoggio alla terapia tradizionale.
Meglio caratterizzati sono invece gli effetti antipertensivi del Coenzima Q10, rivelatisi particolarmente preziosi in oltre 12 trial clinici pubblicati in letteratura.

COENZIMA Q10 E SISTEMA NERVOSO 

Il danno ossidativo sembra costituire uno dei principali protagonisti delle patologie neurodegenerative.
L'azione lesiva dei radicali liberi dell'ossigeno sulle strutture nervose rappresenta un meccanismo patogenico tipico di malattie come il Parkinson e la distrofia muscolare.
Da primi studi sperimentali, l'opportuna integrazione con Coenzima Q10 potrebbe bloccare i meccanismi biologici coinvolti nello sviluppo e nella progressione della patologia, offrendo uno strumento di intervento e prevenzione complementare alle classiche terapie farmacologiche.
Ulteriori trial clinici potranno chiarire la reale efficacia di queste prime intuizioni.

COENZIMA Q10 E SPORT

Recenti lavori avrebbero attribuito al Coenzima Q10 un ruolo prezioso nel miglioramento della performance atletica.
La riduzione della sensazione di fatica, una riduzione del rischio di infortuni ed un marcato calo delle concentrazioni ematiche di marcatori del danno ossidativo, costituirebbero i principali meccanismi d'azione del Q10 in ambito sportivo.
Il Coenzima Q10 viene sintetizzato dal fegato e la sua presenza all'interno dell'organismo raggiunge il picco massimo tra i 20 e i 25 anni di età, dopodichè la sua produzione da parte dell'organismo inizia a diminuire.
Oltre all'invecchiamento, anche fattori quali stress, esercizio fisico e utilizzo di statine per il controllo dei livelli di colesterolo, diminuiscono la concentrazione del Q10 all'interno dell'organismo.

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