martedì 20 settembre 2016

Trigliceridi

I trigliceridi sono dei lipidi, o grassi. Non sono un nemico, ma un alleato della salute dell’organismo. Fungono infatti da riserva lipidica, che viene trasportata dal sangue e poi depositata laddove necessita. Questa scorta di grassi verrà poi utilizzata in caso di bisogno. In definitiva i trigliceridi sono una riserva energetica, frutto della digestione dei cibi e del metabolismo.
Tra le cause d'insorgenza dell'ipertrigliceridemia, si distinguono quelle primarie e quelle secondarie.
L'ipertligliceridemia primaria o familiare è una patologia trasmessa geneticamente; è frequentemente associata ad obesità e ridotta tolleranza al glucosio. 
Al contrario, l'aumento secondario dei trigliceridi nel sangue, INDIPENDENTE dal patrimonio genetico, è determinato da uno o più fattori ambientali e comportamentali: abuso alimentare ed obesità: abuso di alcol, dieta sbilanciata con eccesso di carboidrati, pasti troppo abbondanti, diabete Mellito non adeguatamente curato, insufficienza renale, assunzione di farmaci corticosteroidi ed estrogeni.
La dieta è fondamentale. Per abbassare i livelli di trigliceridi bisogna
  • Evitare o limitare al massimo l’assunzione di zuccheri (specie lo zucchero bianco raffinato, gli edulcoranti artificiali), sia tal quali magari aggiunti a caffè o altri alimenti che quelli già contenuti in cibi industriali (biscotti, merendine, bibite, cibi pronti eccetera)
  • Ridurre il consumo di carboidrati raffinati e prediligere quelli integrali (farina, pasta, pane ecc.)
  • Ridurre il consumo di cibo spazzatura ricco di grassi saturi (specie trans), fritti e snack
  • Limitare i condimenti e gli intingoli
  • Limitare l’apporto di carni rosse grasse, latte intero, tuorlo d’uovo da solo (l’uovo mangiato intero, compreso di albume, non dà problemi)
  • Evitare il fumo
  • Evitare o limitare al massimo l’alcol
  • Mangiare molta verdura e frutta ricche di fibre e vitamina C
  • Mangiare pesce azzurro o alimenti ricchi di acidi grassi essenziali Omega 3
  • Assumere oli vegetali a crudo (spremuti a freddo e biologici)
  • Evitare la sedentarietà e fare attività fisica moderata ma regolare (passeggiate ecc.)
Gli acidi grassi polinsaturi Omega-3 possono essere assunti a dosi molto elevate dai 2 g fino ai 15 g al giorno nelle forme di ipertrigliceridemia familiare. Sono in grado di ridurre i livelli di trigliceridi alti fino al 30%, sono utili anche per la prevenzione delle pancreatite, possono essere assunte durante la gravidanza e l’allattamento con riduzione dell’insorgenza di insulino-resitenza, preeclampsia e parto prematuro e non sono stati individuati eventi avversi ne casi di sovradosaggio.

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