martedì 18 ottobre 2016

L’erba spaccapietra

L’erba spaccapietra, ovvero la Cedracca o Cetracca (Ceterach officinarum), nota anche come "erba ruggine", si chiama così perché si trova spesso tra le pietre delle rupi che frantuma lentamente. E' un’erba selvatica, utilizzata da secoli da diverse civiltà indigene, dall'azione antinfiammatoria e diuretica, utilizzata da secoli per sciogliere i calcoli renali.
Come si consuma l’erba spaccapietra?
La spaccapietra si usa per la sua capacità di sciogliere o eliminare i calcoli, sia dei reni che della vescica. Viene utilizzata l’intera pianta, visto che sia il gambo, che i fiori, le radici e i frutti hanno proprietà medicinali. Per rendere tale prodotto un ottimo rimedio contro la formazione dei calcoli renali, è opportuno seguire le corrette indicazioni per la preparazione di una tisana. Essa va bevuta per tre volte in ciascuna giornata (prima dei pasti) e va preparata con una quantità pari ad un bicchiere d’acqua per ciascun cucchiaio di erba spaccapietre.

Il principale vantaggio della spaccapietra è quello di eliminare tutte le ostruzioni che possono formarsi nel tratto urinario, distruggendo completamente i calcoli.
Oltre alla proprietà di spaccare i calcoli, come indica il suo nome, quest’erba ha molte altre proprietà. L'erba spaccapietra, infatti:
  • Riduce le infiammazioni e gli spasmi.
  • Calma i dolore.
  • Riduce la febbre (sconsigliato però nei bambini con meno di 5 anni).
  • È leggermente lassativo.
  • Protegge e depura il fegato.
  • Elimina virus, batteri e vermi intestinali.
  • Aumenta la minzione ed è un potente diuretico (utile in caso di insufficienza renale).
  • Riduce la pressione arteriosa.
  • Regola i livelli di zucchero e di colesterolo nel sangue.
  • Migliora la digestione.
Controindicazioni dell'erba spaccapietra
L’erba spaccapietra non presenta nessuna controindicazione se viene assunta rispettando le dosi terapeutiche normali, fatta eccezione, naturalmente, per i casi di ipersensibilità individuale.

Curiosità

In passato si utilizzava per imbottire i cuscini poiché si riteneva che avesse la proprietà di far passare il dolore e le disgrazie.
Alla vigilia della festa di San Giovanni l'erba spaccapietra veniva raccolta perché si credeva che chi la sera di S. Giovanni se ne fosse infilato un ramoscello nella scarpa avrebbe trovato “un tesoro nascosto”.

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