venerdì 11 novembre 2016

Biancospino - Crataegus oxyacantha

Il Biancospino (Crataegus oxyacantha), utilizzato in fitoterapia e in omeopatia, è un arbusto dal legno duro, è una pianta perenne, con rami spinosi e dalle foglie caduche a 3 lobi finemente dentati, in aprile-maggio produce fiori bianchi o rosacei raccolti in corimbi ed in settembre drupe rosse carnose con 2-3 semi ciascuno. Il genere Crataegus del biancospino comprende circa 280 specie. Tra le varie specie ne troviamo alcune che possono vivere anche fino a 500 anni e raggiungere un’altezza di oltre 6 metri.
Proprietà
Il fitocomplesso che “rinforza il cuore e calma i nervi” esercita azione tonica e moderatrice a livello cuore (tropismo elettivo) e sistema nervoso, risultando particolarmente efficace nello squilibrio neurovegetativo in quanto contiene:
  • Procianidine oligomeriche (OPC) 1-3%.
  • Flavonoidi (iperoside, luteolina, vitexina-2”-ramnoside, vitexina, quercetina, rutina, spireoside, rutoside) 1,5%.
  • Acidi triterpenici pentaciclici, acidi feonolcarbonilici.
  • Amine cardiotoniche, aminoacidi aromatici.
  • Beta-sitosterolo, viamina C, olio essenziale (0,16%).

Attività del biancospino sul Sistema Nervoso Centrale

A livello del sistema nervoso centrale (SNC)agisce come blando sedativo ad azione simpaticolitica. In uno studio clinico multicentrico, associato con altre specie ha evidenziato miglioramenti in soggetti con disturbi nell’umore e nel comportamento.

Attività del biancospino sull’apparato cardio-circolatorio

Attualmente il Biancospino viene principalmente utilizzato per le sue proprietà a livello dell’apparato cardio-circolatorio ove il fitocomplesso esercita un effetto:
  • inotropo positivo (aumento della forza contrattile cardiaca),
  • dromotropo positivo (aumenta la conducibilità),
  • batmotropo negativo (diminuisce la eccitabilità),
  • cronotropo positivo o negativo (frequenza cardiaca),
  • stimolante il flusso sanguigno coronarico e miocardico,
  • riducente la resistenza dei vasi periferici,
  • rafforzante la tolleranza del miocardio.
Sostanzialmente l’efficacia del Biancospino sull’attività cardiaca è da attribuire alla specifica azione vasodilatatrice coronarica ed alla attività inotropa positiva nonché alla regolazione del battito, della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa.

Attività normotensiva del biancospino

L’attività ipotensiva, moderata ma prolungata, appare sostenuta da un duplice meccanismo centrale: “aumento del tono dell’innervazione frenatrice cardiaca ed inibizione riflessa del tono di vasocostrizione”.
Il Biancospino è un normotensivo: abbassa o eleva la pressione in soggetti rispettivamente ipertesi o ipotesi.

Indicazioni d’uso del biancospino:

  • Stati ansiosi, insonnia nervosa, distonia neuro-vegetativa, stress.
  • Palpitazioni, protezione del cuore senile, lieve bradicardia.
  • Lieve ipertensione essenziale ed iperlipemia.
  • Prevenzione e cura della insufficienza cardiaca.

Interazioni

Può amplificare gli effetti di piante, come la digitale, e dei beta bloccanti; possibili interazioni farmacologiche si possono verificare associando il biancospino a farmaci antipertensivi, antianginosi ed antiaritmici.

Controindicazioni

Da non utilizzare in gravidanza e in allattamento.
Non somministrare in età pediatrica.
Evitare l’utilizzo nei soggetti bradicardici.

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