martedì 15 novembre 2016

Cardamomo: in India è la regina delle spezie

Il cardamomo è una spezia. Il nome indica propriamente la Elettaria, una specie di pianta tropicale della famiglia delle Zingiberaceae (la stessa famiglia dello Zenzero). Era conosciuto fin dai tempi dei Greci e dei Romani, che lo utilizzavano per produrre profumi, ed è attualmente nota come la terza spezia più cara al mondo dopo zafferano e vaniglia.
Il frutto si presenta come una capsula contenente tanti piccoli semi di colore marrone-nero. I semi sono utilizzati come spezie, ma poiché perdono molto rapidamente il proprio aroma, comunemente viene conservata e commercializzata l'intera capsula, generalmente essiccata. Al momento dell'uso, la capsula viene rotta e i semi utilizzati sciolti o macinati.
I semi del cardamomo hanno un tipico sapore floreale e di limone, e ricordano l'odore dell'eucalipto. Il gusto è fresco e pungente, ed esalta i piatti a base di riso, i dolci e le bevande calde. Insieme alla curcuma e zenzero è uno degli ingrediente del curry, tipico condimento indiano. Negli ultimi anni si sta riscoprendo questa spezia in cucina, anche se in Europa non è ancora molto utilizzata, se non in pasticceria, per dolci particolari e noti, come il Pan di Zenzero (pain d’epices). In Scandinavia, questa spezia esalta il sapore delle marinate, del vin brulé, e delle preparazioni a base di carne. Fa parte anche degli ingredienti per preparare l'acquavite e una famosa bevanda svedese, il glogg . Il cardamomo invece è utilizzato abitualmente nei pasti asiatici ed orientali, in particolare nella cucina indiana. Nel Medio Oriente, il cardamomo è utilizzato per aromatizzare il caffè.
Il cardamomo ha molte virtù medicinali e alcuni trattati antichi di medicina fanno risalire l'utilizzo di questa spezia a diversi secoli prima di Cristo. Inoltre, alcuni trattati testimoniano l'impiego di questa spezia in preparazioni destinate alla cura di irritazioni alla gola. Ha proprietà carminative, riducono cioè i gonfiori addominali.

In caso di mal di stomaco e singhiozzo l'essenza di cardamomo è in grado di favorire la digestione e rilassare il diaframma.
Per evitare il gonfiore addominale causato da alcuni cibi, come i cavoli, i cavolfiori, i broccoli, i legumi, le verdure cotte in genere, si possono mettere alcuni semi (3 o 4,) durante la cottura dei cibi, senza che ne sia particolarmente alterato il sapore.
Un infuso di cardamomo può essere utilizzato per sciacqui per rendere gradevole l'alito, oppure masticarne qualche baccello dopo un pasto pesante, per favorire la digestione e profumare l'alito.
Questa spezia si rivela ottima anche contro il mal di denti e le infiammazioni alle gengive.
AVVERTENZE E CONTROINDICAZIONI DEL CARDAMOMO
Quando acquistate il cardamomo fate attenzione, esiste infatti una variante falsavenduta con lo stesso nome. Si tratta in questo caso del cardamomo nero una specie differente (Amomum subulatum) meno pregiata e dal diverso sapore rispetto all'Elettaria Cardamomum. Come riconoscere il vero cardamomo? I frutti devono essere di colore verde e non nero.
Per quanto riguarda le controindicazioni, l’assunzione di cardamomo è sconsigliata in gravidanza e allattamento oltre che in caso di calcoli biliari.


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