giovedì 22 dicembre 2016

Acqua ... per tutte le età.

Siete abituati a bere solo l’acqua del rubinetto? Non che quella che esce dai tubi delle nostre case non sia perfettamente pura e sicura, ma la minerale è buona, sana e fa bene. L’Italia detiene il primato mondiale di consumo di acqua minerale: 189 litri l’anno, quasi il triplo degli americani. Del resto, la minerale fa bene a tutti, senza distinzioni. E poi, grazie all’incredibile varietà di tipi esistenti in Italia (almeno dieci), ciascuno può scegliere quella che più si adatta alle sue esigenze.
Come individuare l’acqua minerale che fa al caso nostro? Chi non ha voglia di approfondire troppo l’argomento, si può limitare a leggere l’etichetta, senza lasciarsi intimorire da tutte quelle voci un po’ oscure (come le caratteristiche chimiche e fisiche): basta basarsi sulla scritta sul davanti per capire se un’acqua stimola la diuresi, aiuta la digestione, è indicata nelle diete iposodiche o altro ancora.
 Altro dilemma: liscia, gassata o...? Gli irriducibili delle bollicine tengano in mente questa regola: occhio a non esagerare con quelle addizionate di anidride carbonica. Dissetano di più, ma provocano acidità e altri piccoli disturbi a livello gastrointestinale.
Ultimo dubbio: ci si può fidare dell’acqua in bottiglia? La risposta è sì, senza alcun problema. E non importa se la bottiglia sia di vetro o PET, il materiale che volgarmente chiamiamo plastica, ma che tale non è. La garanzia di purezza dell’acqua è comunque assoluta. L’importante è non esporre mai il contenitore al sole.
Di acqua minerale ce n’è di tutti i tipi e per tutti i gusti: da quelle consigliate a chi vuole perdere peso, a quelle ideali per gli amanti dello sport, fino a quelle che lo stesso medico suggerisce per prevenire alcune patologie come ipertensione o osteoporosi. Il difficile diventa dunque imparare a orientarsi.
Nella scelta, il più delle volte si finisce per affidarsi alla pubblicità, alla confezione più accattivante, al prezzo più abbordabile o al gusto. Mentre invece si dovrebbe puntare su quella che ha davvero le caratteristiche più adatte alle proprie esigenze. Vediamo allora di capirne di più.
L’acqua minerale può essere classificata secondo vari criteri differenti. Il più diffuso è quello che tiene conto del “residuo fisso” (sempre riportato in etichetta), vale a dire la quantità di sali minerali presenti nell’acqua. Questo parametro prevede una distinzione in quattro categorie:
  • Acque minimamente mineralizzate: se il residuo fisso è inferiore ai 50 mg/l
  • Acque oligominerali: se il residuo fisso è compreso tra 50 e 500 mg/l
  • Acque mediominerali: se il residuo fisso è tra 501 e 1500 mg/l
  • Acque ricche di sali minerali: oltre i 1500 mg/l
Un altro criterio molto noto consiste nel classificare le acque in base al tipo di sali minerali che contengono: per esempio bicarbonate, clorurate, solfate, magnesiache, calciche, sodiche ecc.
Nella scelta dell’acqua da bere, i bambini meritano una particolare attenzione, perché l’acqua ha un ruolo fondamentale per la crescita.
Quella per neonati
Le acque destinate ai neonati, secondo quanto stabilisce il Ministero della Salute, devono avere una quantità di nitrati inferiori ai 10 mg/l. Se è superiore, si alza il rischio di sviluppare la metaglobinemia. Per questo motivo l’acqua utilizzata per diluire il latte liofilizzato deve essere minimamente mineralizzata: così non si altera l’equilibrio (già perfetto) del latte in polvere e inoltre è più facile da digerire.
 Quella per bambini
Man mano che il bambino cresce deve aumentare anche il consumo dell’acqua, che va offerta anche se il piccolo non la richiede. In questa fase della crescita le più indicate sono le acque medio minerali. Le migliori? Quelle fluorate, perché rinforzano la struttura dei denti e prevengono la formazione di carie. Gli esperti suggeriscono di scegliere quelle che hanno una quantità di fluoro compresa tra 0,7 e 1 mg/l. Evitate quelle che ne contengono di più perché possono portare alla fluorosi.
Quella per adolescenti
In questa fase della vita è il momento di passare a un’acqua con un contenuto salino maggiore. Su tutte è da preferire quella ricca di calcio, un minerale indispensabile per l’accrescimento delle ossa. Controllate sull’etichetta che la quantità di calcio sia superiore ai 150 mg/l.
Quella per adulti
In questa fase della vita, gli esperti consigliano di scegliere tra le acque in commercio quelle che contengono sali minerali, in grado di offrire adeguata protezione all’organismo.
Quella per le donne
Il problema fondamentale per il gentil sesso è la prevenzione dell’osteoporosi: ecco perché l’acqua calcica è la più indicata per questa patologia. Si raccomanda di berla prima dei 30 anni perché è il periodo in cui il minerale meglio si accumula nelle ossa. Le dosi? Intorno ai 2 litri al giorno. Se il vostro timore sono i calcoli renali, potete stare tranquille: il calcio in eccesso viene espulso.
Quella per gli sportivi
Praticare sport fa sudare, a volte molto. E con il sudore si perdono molti liquidi e molti sali minerali. Per fare un esempio, un maratoneta può perderne fino a 7 litri. In estate, poi, la situazione peggiora. Quale acqua scegliere, allora? Quella medio minerale, con un contenuto di bicarbonato superiore ai 600 mg/l.  Se avete in programma una partita o una seduta in palestra, cominciate a bere circa mezzo litro di acqua due ore prima dell’impegno: favorirete il processo di smaltimento delle tossine prodotte dallo sforzo fisico.
Quella per gli anziani
Il rischio che corrono gli anziani è di non assumere ogni giorno acqua a sufficienza. Il meccanismo che regola lo stimolo della sete, dopo una certa età, viene rallentato. Per evitare episodi di disidratazione, gli esperti suggeriscono allora di bere a intervalli, senza aspettare di avere sete. Non solo.
Con l’acqua si possono combattere diverse patologie tipiche della terza età. Vediamo come.
Per chi non digerisce
Si raccomandano oltre a quelle acque che contengono bicarbonato, quelle con oltre 200 mg/l di solfati e quelle acidule con più di 250 mg/l di anidride carbonica.
Per chi ha la pressione alta
Uno studio condotto negli Stati Uniti su oltre 10 mila persone, ha mostrato che l’assunzione di 800 mg di calcio al giorno riduce il rischio di ipertensione. In commercio si trovano acque che ne contengono fino a 500 mg/l. Sconsigliate, invece, quelle con più di 10 mg/l di sodio.
Per chi ha problemi di diuresi
Per chi soffre di questi problemi le più indicate sono quelle oligominerali. Mentre per chi soffre di stipsi si consigliano quelle fortemente mineralizzate cloruro sodiche, ricche di solfati, magnesio e calcio.

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