venerdì 23 dicembre 2016

La riflessologia dell’orecchio : auricoloterapia.

La riflessologia dell’orecchio : auricoloterapia. Si tratta di una terapia molto efficace contro svariati disturbi. Questa metodologia, di origini orientali, divulgata in occidente da dottor Paul Nogier, ha funzioni diagnostiche e curative.
Riconosciuta già nel 1987 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che unì la Scuola Francese e quella Cinese e nel 1991 ne standardizzò le mappe, ulteriormente avvalorata da molte ricerche scientifiche, il trattamento con auricoloterapia viene utilizzato con successo per diversi disturbi: dall’asma all’ipertensione, dalle lombosciatalgie alle infiammazioni del trigemino, dalla cefalea alla dismenorrea, dalla stipsi al dimagrimento, dall’abbandono del vizio del fumo alla correzione della postura.
Il principio di funzionamento è quello dell’Agopuntura e della reflessologia e si basa sul concetto che esistono una serie di punti e di aree che sono collegati reflessologicamente a organi ed apparati molto distanti tra loro. La stimolazione di una zona particolare stimola o rilassa le aree ed organi corrispondenti. Così è possibile raggiungere qualsiasi organo interno, e curare l'organismo attraverso la stimolazione di punti reflessologicamente attivi situati sul padiglione auricolare per mezzo di un ago o dell'elettrostimolazione.
In auricoloterapia, la stimolazione avrebbe una azione diretta sulla "Energia Vitale", sbloccando gli ingorghi energetici e riequilibrando la distribuzione dell’energia.
Quali sono i metodi di trattamento dei punti auricolari?
Il metodo più classico e diffuso per il trattamento dei punti auricolari è l’agopuntura: si utilizzano aghi filiformi (tenuti infissi per alcuni minuti) oppure aghi a dimora (tenuti in sede per alcuni giorni): si tratta di una metodica di stretta pertinenza medica.
Anche la moxibustione può essere utile in patologie specifiche: i punti, ad esempio, possono essere scaldati con un bastoncino d’incenso. Talvolta invece si usa far sanguinare dopo aver punto con una lancetta.
Esistono in realtà altre metodiche meno invasive, che si possono considerare a tutti gli effetti nelle competenze di un naturopata:
  • Massaggio: è molto comodo utilizzarlo come autotrattamento oppure sui bambini. Si può trattare tutto l’orecchio, pinzettando lungo il percorso delle sue strutture anatomiche con pollice e indice contrapposti oppure premendo semplicemente con la punta dell’indice.
  • Pressione: si possono premere delicatamente i punti con opportuni stiletti con l’estremità arrotondata (ce ne sono anche dotati di molla per ottenere un maggior controllo sulla pressione). Con la pressione si può valutare la sensibilità dei diversi punti, quelli più sensibili o dolorosi saranno da trattare con maggior cura e costanza.
  • Applicazione di cerotti con seme di vaccaria: si utilizzano questi piccoli semi che vengono applicati ai punti e tenuti in sede alcuni giorni, avendo cura di premerli più volte al giorno (secondo i casi). L’applicazione di semi di vaccaria è assolutamente sicura, essi non provocano mai reazioni avverse (allegie, ulcerazioni): talvolta però un punto stimolato può risultare molto doloroso, nel caso non si riuscisse a sopportare a lungo questo dolore si può tranquillamente togliere il seme staccando il cerotto.
  • Laser: si punta un raggio laser su punti o aree.
  • Elettrostimolazione: si utilizzano dei puntali collegati a un circuito elettrico per stimolare i punti, si percepisce una lieve scarica di corrente a bassa intensità, in genere ben tollerata.
  • Applicazione di microsfere magnetiche (placcate in oro o argento): sono un’alternativa più efficace rispetto ai semi di vaccaria poiché agiscono in modo continuo senza dover essere manipolate.

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