martedì 13 dicembre 2016

Maca peruviana o ginseng delle Ande

La Maca, nota anche come ginseng delle Ande o ginseng peruviano, è costituita dalla radice di Lepidium meyenii Walp. (Fam. Brassicaceae), una pianta tipica delle zone andine che cresce ad altitudini piuttosto elevate (3500 - 4500  metri).
L'interesse principale per questa radice è rappresentato dalla presenza degli aminoacidi, tra cui arginina, acido glutammico, acido aspartico, leucina, valina, glicina, alanina, fenilalanina ecc. È inoltre ricca di minerali: potassio, sodio, magnesio, calcio, fosforo, rame, zinco, manganese, ferro. Particolare interesse ha suscitato la presenza di due acidi grassi polinsaturi, maene e macamide, probabilmente responsabili dell'effetto afrodisiaco.
Al giorno d'oggi, la si utilizza soprattutto come rimedio adattogeno, afrodisiaco e per migliorare la fertilità, benché tali applicazioni terapeutiche non siano state ufficialmente approvate.
Generalmente, la dose giornaliera raccomandata è di 1,5-3 g di radice disidratata al giorno e si consiglia un trattamento di circa 12 settimane. Ad ogni modo, prima di utilizzare la maca o le sue preparazioni per fini terapeutici, è sempre bene chiedere il consulto preventivo del medico.

Attività biologica

La maca - in particolare la sua radice - è ricca di carboidrati, proteine, minerali e amminoacidi essenziali, che le conferiscono una valenza nutrizionale di un certo spicco e rilievo.
Grazie a questa sua particolare composizione, questa radice trova impiego come rimedio adattogeno, ossia come rimedio per migliorare le resistenze aspecifiche dell'organismo in risposta agli stimoli di stress esterno, sia fisico che psichico. Infatti, la maca è oggi presente in integratori e prodotti naturali utilizzati, appunto, come adattogeni e ricostituenti da sportivi e convalescenti.
A questa pianta, però, vengono anche ascritte proprietà afrodisiache e la capacità di aumentare la fertilità maschile.
Tali attività - attribuite alla maca già in tempi antichi dalla medicina popolare - sono state confermate da alcune ricerche condotte in merito. Più nel dettaglio, da uno studio condotto su uomini adulti è emerso che l'assunzione di un estratto di maca per quattro mesi ha prodotto un aumento del volume di sperma, del numero degli spermatozoi e della loro motilità, senza, però, alterare i valori ematici di LH, FSH, prolattina, testosterone ed estradiolo.
Inoltre, uno studio condotto su animali ha anche dimostrato un'attività di tipo afrodisiaco esercitata dalla stessa pianta.

Maca nella medicina popolare e in omeopatia

Le proprietà della maca erano già ben conosciute dalle popolazioni andine che per prime le attribuirono le proprietà per le quali questa pianta è oggi oggetto di studio. Infatti, già le antiche popolazioni peruviane sfruttavano la maca in campo medico per migliorare le prestazioni psicofisiche e come rimedio ricostituente e tonificante, oltre che come rimedio per contrastare l'infertilità e per migliorare le prestazioni sessuali.
Per quanto riguarda la medicina omeopatica, invece, al momento la maca non viene sfruttata in quest'ambito.
N.B.: le applicazioni della maca per il trattamento dei suddetti disturbi non sono né approvate, né supportate dalle opportune verifiche sperimentali, oppure non le hanno superate. Per questo motivo, potrebbero essere prive di efficacia terapeutica o risultare addirittura dannose per la salute.

Controindicazioni

Evitare l'assunzione di maca in caso d'ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.
Inoltre, l'utilizzo della maca è sconsigliato anche in pazienti con disturbi tiroidei, endocrini e/o della prostata, in gravidanza e durante l'allattamento.

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