venerdì 24 febbraio 2017

Arnica: rimedio per i dolori da trauma

Arnica montana: è una pianta conosciuta per le sue capacità di curare i dolori di natura traumatica. Si tratta di un rimedio naturale di comprovata efficacia per tutta una serie di problemi legati a traumi e contusioni, ma presenta un elevato grado di tossicità, ragion per cui deve essere utilizzata esclusivamente per via esterna. L’assunzione diretta, per via interna, in qualsiasi forma è decisamente sconsigliata, pena il rischio altissimo di gravi controindicazioni. Se usata nel modo giusto è però validissima e può essere utilizzata anche in via esclusiva dato che riesce a intervenire sul problema a tutto tondo e in tempi rapidi.

A cosa serve l’arnica

Il campo di azione dell’arnica montana è essenzialmente quello delle articolazioni colpite da eventi traumatici. In particolare: contusioni, ematomi ed ecchimosi, ma anche strappi, dolori posturali o problemi derivanti da patologie, come ad esempio l’artrite reumatoide. Nel caso degli ematomi l’arnica agisce direttamente sulla circolazione, perché se il sangue fluisce in modo corretto e i tessuti ricevono la giusta quantità di ossigeno, il livido inizia subito a riassorbirsi e non tarda a perdere quel colore bluastro che lo contraddistingue.
E’ come se l’arnica si preoccupasse di far funzionare tutto al meglio, evitando che un flusso circolatorio lento influisca sui tempi di riassorbimento e recupero dell’ematoma. Nel caso degli strappi e dei dolori ricorrenti legati a patologie specifiche, anche se il processo è lo stesso i risultati non sono definitivi, ma aiutano comunque a stemperare l’infiammazione e ad evitare peggioramenti.

 

Come usare l’arnica

L’arnica può essere applicata solo sulla pelle integra. Non devono esserci ferite, tagli o abrasioni altrimenti si rischia una reazione immediata di bruciore e una reazione più a lungo termine di tossicità. Per lo stesso motivo, è il caso di evitare di toccarsi gli occhi e la bocca, sempre a causa della natura velenosa della pianta. A proposito della bocca, dato che l’arnica ha anche valenza di antinfiammatorio grazie ai tannini, é stata in passato indicata anche per effettuare sciacqui in caso di gengive infiammate: l’importante è non ingerirla.
Anche per applicarla sugli ematomi sarebbe meglio diluirla con un po’ d’acqua, nel caso in cui si sia scelta la via del fai da te con l’impiego della tintura madre. Se invece si acquista il prodotto già pronto, il problema non si pone perché è stato già lavorato e attenuato dal punto di vista dell’aggressività.

 

Attenzione alle controindicazioni: sono valide prevalentemente per i soggetti con la pelle sensibile e la predisposizione alle irritazioni. In questi casi possono insorgere irritazioni a livello cutaneo di varia entità e, in alcuni casi, anche dei veri e propri fenomeni allergici. Se quindi si ha la pelle chiara e non si è nuovi a reazioni infiammatorie e allergiche, bisogna evitare di usare l’arnica per lunghi periodi e privilegiare le pomate già pronte piuttosto che il fai da te.

Curiosità

In omeopatia l’arnica viene somministrata per uso orale, nonostante quanto detto sulla sua natura tossica. Questo è possibile grazie a una lavorazione specifica dei principi attivi della pianta, che vengono diluiti in misura tale da perdere le loro caratteristiche nocive. Ecco che allora nelle erboristerie è possibile acquistare dei preparati di arnica in granuli e compresse, da ingerire senza timore di controindicazioni.

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