martedì 7 febbraio 2017

La Camomilla: rilassante e antinfiammatoria

La camomilla (Matricaria chamomilla L.) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Asteraceae.
Di origine spontanea, la camomilla fiorisce in estate, da maggio a tutto settembre con piccoli, graziosi capolini di fiori bianco gialli che emanano un caratteristico profumo. Esistono diverse specie di piante chiamate camomilla: le più usate sono la Matricaria chamomilla e la camomilla romana. Per distinguerle basta osservare il fiore: la prima ha il cuore centrale giallo di forma conica e i petali, al termine della fioritura, sono rivolti verso il basso, le foglie sono incise in sottile lacinie; la seconda ha capolini solitari e le foglie sono raccolte a piumette.

Nel linguaggio dei fiori considerata il simbolo della resistenza alla difficoltà. Un vecchio proverbio consiglia di affrontare la vita come fa un tappeto di camomilla, che più calpestato e più si propaga.

Sembra che il suo nome derivi dalla fragranza, simile al profumo delle mele mature: nell'etimologia "khamaimelon" significa mela di terra o piccola mela. Da qui il latino "chamomilla". Anche in spagnolo camomilla si dice "manzella" cioè piccola mela, a sottolineare il suo sottile profumo.
Da questi fiori si producono infusi che notoriamente vengono utilizzati per i loro effetti blandamente sedativi. Oltre che alla somministrazione orale, è possibile ricorrere all'uso di preparati di camomilla anche per nebulizzazioni, linimenti anti-stress, impacchi, colliri e collutori (questi ultimi anche assieme alla malva).
La camomilla è dotata di buone proprietà anti-infiammatorie, locali e interne, e costituisce un rimedio calmante tipico dei fenomeni nevralgici (sciatica, trigemino, lombaggine e torcicollo). Questo grazie a certi componenti dell'olio essenziale (alfa-bisabololo, guaiazulene, camazulene e farnesene), a una componente flavonoide (soprattutto apigenina, quercetina, apiina e luteolina) e ai lattoni matricina e des-acetil-matricarina. Il suo potere antiflogistico a parità di principio attivo (in peso) è stato comparato a quello del cortisone. Altri flavonoidi presenti (eupatuletina, quercimetrina) e le cumarine sono responsabili delle proprietà digestive e spasmolitiche. Queste combinazioni di principi attivi ne fanno un buon risolvente nella dismenorrea, nei crampi intestinali dei soggetti nervosi, negli spasmi muscolari e nei reumatismi. Le tisane ottenute con questa pianta inoltre provocano l'espulsione di gas intestinali in eccesso.
Nell'omeopatia, oltre alle indicazioni già elencate, la camomilla viene consigliata per i problemi associati alla dentizione, alla sindrome premestruale e a varie malattie infantili come otiti, coliche e a numerosi problemi comportamentali.
Sono infine note le proprietà nutrizionali della camomilla rispetto ai capelli e rispetto al cuoio capelluto; si utilizza anche per schiarire i capelli biondi che con il tempo tendono al castano: per questi scopi si deve preparare un infuso di fiori di camomilla, lasciarlo raffreddare, filtrarlo e poi utilizzarlo regolarmente dopo lo shampoo, per almeno una o due volte a settimana.

Controindicazioni

L'assunzione e l'utilizzo della camomilla non ha particolari controindicazioni. Gli unici effetti collaterali che possono verificarsi sono collegati ad eventuali reazioni allergiche dovute alla presenza di lattoni sesquiterpenici nella pianta.

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