lunedì 6 febbraio 2017

Pilosella, il super drenante naturale.

La pilosella (Hieracium pilosella) è una pianta che appartiene alla famiglia delle Asteracee. Il suo nome latino, hieracium, deriva da hierax che significa “sparviero” e rimanda alla credenza popolare secondo la quale il rapace rende la sua vista più acuta nutrendosi di questa pianta dalle foglie vellutate.
Nella tradizione popolare è conosciuta anche come “orecchio di topo” o “lingua di gatto”, per la forma delle foglie basali.
La pilosella è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Composite che cresce spontaneamente nei luoghi aridi, montuosi e soleggiati dell'Europa e dell'Asia del nord.
La pilosella è principalmente un potente diuretico, che raddoppia il volume dell’urina, e perciò in fitoterapia viene utilizzata nel trattamento degli inestetismi della cellulite, gonfiore alle caviglie, edemi degli arti inferiori, ritenzione idrica specie se conseguente a disordini alimentari o trattamenti farmacologici.
Grazie a quest’azione drenante si favorisce l’eliminazione delle tossine, utile in caso di ipertensione, azotemia alta, iperuricemia e reumatismi. Alla pilosella, infatti, viene riconosciuta anche la capacità di promuovere l'escrezione ed il deflusso della bile (possiede un'azione coleretica e colagoga), che contribuisce alla detossificazione epatica. 
La pianta è particolarmente utile in presenza di calcolosi urica e contribuisce a depurare il sangue dagli eccessi di un'alimentazione ricca in proteine animali.
L’azione antisettica delle vie urinarie è svolta dall’umbelliferone, un’idrossicumarina dotata di proprietà antibiotica nei confronti, di microbi e batteri che provocano cistiti, uretrite, infezioni del tratto urogenitale, anche della brucellosi (o febbre maltese). Inoltre favorendo la diuresi, facilita l'eliminazione degli agenti patogeni attraverso le urine. Le cumarine, i flavonoidi e i triterpeni promuovono i processi riparativi e protettivi a livello della mucosa vescicale e dei tessuti delle vie urinarie.
Infine per la presenza dei tannini è usata anche come antiemorragiche, per favorire la cicatrizzazione nelle emorragie sia interne che esterne, traumatiche o infettive.

Controindicazioni:

Si possono avere interazioni con i diuretici di sintesi, in quanto si possono verificare dei disordini nel ricambio idro-elettrico e un potenziamento dei farmaci.

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